Gli scenari sull’economia sono piuttosto cupi un pò in tutta Europa. La pandemia di coronavirus ha causato problematiche enormi, e c’è chi immagina una ripresa molto lenta. Non è di questo avviso la Banca d’Italia, che invece coglie dei segnali piuttosto positivi ed è convinta che la luce in fondo al tunnel non sia poi così lontana.
Secondo Bankitalia, infatti, il terzo trimestre dovrebbe presentare dei dati superiori alle aspettative, infondendo una certa fiducia nel futuro. Ignazio Visco, intervenuto all’esecutivo dell’Abi (Associazione Bancaria Italiana), ha spiegato nel dettaglio la possibilità che nel terzo trimestre il rafforzamento della congiuntura “potrebbe essere lievemente migliore di quanto delineato in luglio nello scenario di base delle nostre previsioni”.
Per il momento, i dati emersi confermano quelle che erano le aspettative della Banca d’Italia, che immaginava una caduta del PIL attorno al 10%. E’ lo stesso Visco a rivelare che la caduta è di poco inferiore a quella soglia, ma che si può ragionevolmente immaginare una “successiva, anche se molto graduale, ripresa”.
“Recovery Fund e Next Generation EU? Occasioni che l’Italia non deve lasciarsi scappare”
Visco si è poi soffermato anche su alcune misure economiche molto dibattute nel panorama politico italiano, come il Recovery Fund e il Next Generation EU. Il governatore di Bankitalia sostiene che si tratti in entrambi i casi di occasioni da non perdere. “I benefici che l’Italia potrà trarne – afferma Visco – dipenderanno dalla capacità di proporre interventi mirati e coerenti con gli obiettivi e i requisiti del programma e di attuarli in tempi rapidi e senza sprechi”.
“Le condizioni delle banche, la loro capacità di erogare prestiti e servizi finanziari non possono non risentire dell’andamento dell’economia – le parole del governatore riportate dall’AGI – Anche per questo è importante che interventi volti a promuovere il ritorno a un sentiero di crescita sostenuta, equilibrata e duratura accompagnino al più presto le misure adottate nell’emergenza per contenere le conseguenze della crisi determinata dalla pandemia”.