Continuano ad emergere particolari sulla vicenda di cronaca che ha tenuto banco nei giorni scorsi, ovvero il barbaro omicidio di Willy Monteiro Duarte, il giovane selvaggiamente picchiato all’esterno di un locale di Colleferro (Roma). Stando a quanto emerso nelle scorse ore, Marco e Gabriele Bianchi percepivano il reddito di cittadinanza, la misura introdotta dal primo governo Conte per sostenere le persone disoccupate e in cerca di un impiego.
I fratelli Bianchi, accusati di omicidio volontario e soprannominati “i gemelli di Artena”, percepivano il sostegno economico esattamente come gli altri due membri della band che ha spezzato per sempre la giovane vita di Willy: si tratta di Mario Pincarelli, 22 anni, e Marco Belleggia, 23, anch’essi con reddito di cittadinanza.
Come noto, nei giorni scorsi è stata avviata un’indagine anche per verificare gli introiti della famiglia Bianchi. I due fratelli non avevano un vero lavoro, anche se Gabriele aveva da poco avviato un’attività di fruttivendolo a Cori, vicino Artena. Tuttavia, anche questo nuovo lavoro non poteva di certo giustificare una vita fatta di lusso, suv, abiti firmati e molto altro ancora.
L’autopsia rivela che i fratelli Bianchi “sono saliti sul corpo inerme di Willy”
Nel frattempo, la comunità di Colleferro è ancora scossa per l’accaduto, specialmente dopo quanto emerso dall’autopsia, che ha rivelato le modalità atroci utilizzate dai Bianchi e dagli altri due compari per assassinare il povero ragazzo. Willy è stato preso a calci e pugni, con gli aggressori che sono “saliti sul suo corpo quando era ormai inerme”, percuotendolo con “una serie di colpi ripetuti”.
Willy si era avvicinato ad un amico che stava discutendo con i fratelli Bianchi e gli altri due giovani per capire “se avesse bisogno di aiuto”. Marco e Gabriele hanno cominciato a picchiarlo, massacrandolo a calci e pugni, fino a provocargli il decesso. Il Comune di Colleferro ha organizzato una fiaccolata per ricordare il giovane ucciso.