L’esito delle elezioni regionali ha provocato tensioni non solo all’interno del Movimento 5 Stelle, che ha riportato percentuali davvero molto basse, ma anche nella Lega di Matteo Salvini. Il segretario del Carroccio sperava di strappare al centrosinistra almeno una delle due regioni su cui si concentrava maggiormente il dibattito politico e l’attenzione mediatica. Tuttavia, sia in Toscana che in Puglia sono prevalsi i candidati presidente del PD (Eugenio Giani da una parte e Michele Emiliano dall’altra), per un complessivo 3-3 che “salva” il governo Conte e respinge la spallata tanto auspicata da Salvini e Meloni.
Un risultato che fa il paio con quanto emerge da diverse settimane nei vari sondaggi pubblicati dagli istituti preposti, che mostrano una discesa piuttosto marcata di consensi per la Lega. Sembrano davvero lontani i tempi in cui Salvini, forte del suo ruolo al Viminale, veniva accreditato al 35%, tanto da decidere di mettere fine all’esperienza del governo gialloverde (in alleanza con il M5S, ndr) e chiedere “pieni poteri”.
Salvini annuncia la segreteria politica: “Più delego, più sono contento”
La storia, come noto, è andata diversamente, e da quel momento in poi il consenso nei confronti del Carroccio ha subito una lenta ma inesorabile erosione. Le regionali di domenica 20 e lunedì 21 settembre hanno confermato questo trend, a cui si aggiunge la stratosferica vittoria di Luca Zaia in Veneto, definita giustamente “bulgara”.
In molti hanno già avanzato l’idea che molto presto sarà proprio Zaia a prendere il posto di Salvini alla guida della Lega. Per ora, il numero uno del Carroccio annuncia la nascita di una segreteria politica, decisa dopo la riunione organizzativa con i coordinatori regionali tenutasi ieri pomeriggio a Roma.
“Più delego, più sono contento”, ha detto Salvini a Porta a Porta. Tra i probabili nomi di questa segreteria filtrano quelli di Giancarlo Giorgetti, Lorenzo Fontana e Andrea Crippa, oltre ai due capigruppo di Camera e Senato, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo. Basterà per placare l’agitazione in seno al partito?