Il Prodotto Interno Lordo del nostro Paese avrà probabilmente una stima negativa inferiore rispetto a quanto preventivato qualche mese fa. La diffusione della pandemia di coronavirus e la necessità di introdurre la drastica misura del lockdown per arginare il contagio aveva fatto temere il peggio a tutti i principali esperti di economia.
La situazione non è di certo rosea, e prima di riuscire a tornare ai livelli pre-Covid ci vorrà ancora molto tempo. Tuttavia, stando a quanto riferito da Standard & Poor’s (e prima ancora dalla Banca d’Italia, ndr), si può guardare avanti con rinnovata fiducia. L’agenzia di rating ha infatti migliorato la stima sul PIL italiano del 2020: dal 9,5% dell’ultima rilevazione si è passati ad un 8,9%. Ma non è tutto, perchè è sempre Standard & Poor’s a rivelare che la crescita per il 2021 avrà un rimbalzo più concreto rispetto alle stime precedenti: 6,4%, oltre un punto in più rispetto al 5,3% precedentemente indicato.
Confortanti anche le stime che riguardano la prospettiva di crescita e la disoccupazione
Per farla breve, l’agenzia di rating evidenzia come l’Eurozona abbia sostanzialmente retto l’urto del coronavirus, e la ripresa sembra essere “più veloce del previsto”. Le stime appaiono “confortanti” anche dal punto di vista della prospettiva di crescita e della disoccupazione. Ma è la stessa Standard & Poor’s ad invitare a prendere queste stime con soddisfazione ma allo stesso tempo a non abbassare la guardia: l’Eurozona deve ora affrontare una fase di transizione che l’agenzia di rating definisce “complicata”.
“Con il persistere di basse spinte inflazionistiche – afferma S&P nel report – non ci aspettiamo che la Banca centrale europea attui una stretta sulla politica monetaria in tempi brevi, sia in termini di tassi d’interesse e sia dal punto di vista dei bilanci”.
Le stime dicono che l’Europa sta lavorando comunque bene, e anche il Governo italiano sta facendo pienamente la sua parte.