Mentre nei vari Paesi europei vengono nuovamente applicate misure fortemente restrittive in alcune zone, come i lockdown territoriali nel nord dell’Inghilterra e nell’area della provincia di Madrid, in Italia la situazione contagi non sembra ancora essere così grave da portare a scelte drastiche.
Non è di questo avviso il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, confermato presidente dopo la vittoria alle elezioni regionali di domenica 20 e lunedì 21 settembre. Intervenuto durante il programma “Porta a Porta”, condotto da Bruno Vespa su Rai Uno, De Luca ha spiegato nel dettaglio i contenuti della sua nuova ordinanza, precisando che si tratta della penultima decisione “prima di chiudere tutto”.
De Luca si è detto molto preoccupato per la cosiddetta “seconda ondata” della pandemia di coronavirus, che starebbe interessando già l’area del napoletano e del casertano.
Le novità dell’ordinanza: massimo 20 persone alle feste e stop alla movida
“Sono molto allarmato, credo che dobbiamo aprire gli occhi e dire con chiarezza ai cittadini che siamo già nella seconda ondata dell’epidemia – le parole del riconfermato Presidente – Ricordo che la Campania è la Regione che ha la più alta densità abitativa d’Italia e il 60% dei positivi oggi sono nelle Asl Napoli 1 e 2 e a Caserta cioé quelle a maggiore congestione abitativa”.
Tra le peculiarità di questa nuova ordinanza della Regione Campania c’è il divieto di assembramento per più di venti persone alle feste e lo stop alla movida, con il divieto di vendere alcolici da asporto dopo le 22.
Vincenzo De Luca si è poi soffermato anche sulla riapertura delle scuole, dove i controlli sarebbero carenti, con assembramenti sia all’ingresso che all’uscita. “Se vogliamo convivere per altri dieci mesi con il Covid-19, perché se ci va bene tra dieci mesi avremo il vaccino – ha aggiunto il Governatore campano – il sistema di controllo del territorio deve essere rigoroso e capillare”.