Una serie di percorsi formativi che dovrebbero rivelarsi un aiuto molto utile per le persone disoccupate e in cerca di un impiego. La proposta di Alessandra Zedda, che ricopre il ruolo di Assessore del Lavoro presso la Regione Sardegna, è stata accolta con favore dalla Giunta Regionale, che l’ha prontamente trasformata in una delibera.
Un impegno che prevede uno stanziamento importante, pari a 4 milioni di euro, per favorire questi percorsi di formazione, vero “perno” della Legge regionale n.22 per il sostegno del sistema economico sardo. Con questi corsi, i disoccupati possono elevare le proprie conoscenze e capacità in merito ai settori che stanno avendo e continueranno ad avere negli anni a venire un certo tipo di sviluppo; inoltre, i percorsi di formazione puntano a rendere i lavoratori ancora più preparati a fronteggiare l’emergenza sanitaria, un aspetto importantissimo in questo periodo caratterizzato dalla pandemia di coronavirus.
Il presidente Solinas: “Serve fare un passo avanti nelle politiche attive del lavoro”
Le competenze dei disoccupati vengono quindi rafforzate attraverso la certificazione di profili di qualificazione di livello EQF 5 o superiore. Ma quali sono i profili che possono beneficiare di questa importante iniziativa promossa dalla Regione Sardegna? Stando a quanto riportato anche dall’agenzia ANSA, le persone verranno scelte tramite i Centri per l’Impiego.
Il Presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, ha parlato di un passo in avanti necessario nelle politiche attive del lavoro e nel sostengo ad imprese e cittadini: “Dobbiamo guardare ai fabbisogni, professionali e imprenditoriali – ha aggiunto il Governatore sardo – per utilizzare al meglio i fondi disponibili per formare le nostre imprese che puntano a svilupparsi”.
L’assessora al Lavoro, Alessandra Zedda, promotrice dell’idea, ha poi precisato che il progetto non si ferma all’offerta di tirocini: “L’obiettivo è strutturare reali percorsi di orientamento, formazione e inserimento lavorativo, investendo in una formazione di qualità in grado di favorire l’occupabilità dei disoccupati”.